Sul mio tavolo ti ho posata,
quasi fossi una frittata,
mi soffermo per un po' a guardarti,
nel tuo intimo vado a scrutarti.
porti avanti imperterrita il tuo lavoro,
segnare il tempo a peso d'oro,
la sabbia scende lentamente,
scandisci i minuti della gente.
per nessun porti alcuna pieta',
sfrutti ignara la forza di gravità,
sul tuo fondo scivola ogni granello,
generando tristezza nel mio tinello.
per un attimo il tuo flusso vorrei fermare,
come un Dio tutto immobilizzare,
ma tu intanto hai già fatto un altro giro,
ti capovolgo invano senza respiro.
- Attualmente 4.33333/5 meriti.
4,3/5 meriti (3 voti)