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Pubblicata il 22/01/2023
Scompigliava
della notte
il lucente mantello
di stelle lontanissime
ricolmo
oltre ogni misura
era
quel vento
teso e traverso
che s’ingolfa nell’anima
e solleva
la polvere dei giorni
scuotendo
cardini arrugginiti dal tempo
sibilando
attraverso usci consunti
ancora sprangati
alla primavera
che
ritorna
come
il tuo cuore
dalla vita
sedotto e ingannato
che
attraverso lunghi anni
di rifiuto e follia
al respiro
impetuoso
del rinnovamento
ancora
pervicacemente resiste
............................
metafora delle stagioni che sempre, inevitabilmente si succedono. Chiudere ogni finestra, sprangare l’uscio del cuore può, forse, andare bene per una stagione difficile, aiutarci a sopravvivere ai suoi rigori, ma se esitiamo quando la Vita nuovamente si risveglia, passeremo il nostro tempo a resistergli.
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Ottima tessitura con linguaggio e immagini suggestive. Complimenti.

il 22/01/2023 alle 12:18

Grazie dell'apprezzamento Renato. Un saluto.

il 22/01/2023 alle 13:43