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Pubblicata il 13/01/2023
nascesti da una lacrima di Dio.
ricordo: da bambino eri un fiore.
mamma ti proteggeva col suo sangue,
perfino dal soffio della brezza.
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ma poi quel fiore – ahimè!- divenne frutto
e cominciò a capire cos’è il vento
che ti agita sul ramo e nella carne
sentii scorrere il gelo dell’inverno.
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a primavera gli alberi fioriscono,
e al Dio del cielo danno ancora frutti,
ma i fiori e i frutti uccisi dalla brezza,
dormono nella terra – ahimé!- per sempre.
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ore 0,46
giovedì 12/01/2023
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