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Pubblicata il 13/01/2023
Ieri l'attrice Gwyneth Paltrow ha dichiarato che la vita senza social era più bella.

Sembra passata un'era geologica da allora, invece è solo qualche decennio. Nessuno si sognava che un giorno la gente sarebbe diventata schiava di un meccanismo subdolo e rivoluzionario. Si vive così, in un continuo, frenetico e compulsivo comunicare.

Guai a finire nel centro del gorgo, dove tutte le malelingue stanno pronte a opinare, smontare, distruggere carriere, meglio starsene indietro, al riparo dai social.

E' proprio questo il senso delle vite, adesso? Venire al mondo con un bagaglio di followers già pronto, sconclusionarsi tra elettronica e cibernetica e perdersi in immagini e volti di sconosciuti e divi della domenica.
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A quanto pare ...

il 13/01/2023 alle 12:13

Est modus in rebus…

il 13/01/2023 alle 14:07

Esiste una misura ma molti la scavallano ampiamente....ciao Dani e ciao Beat.

il 13/01/2023 alle 17:50

Social? Cos'è?

il 13/01/2023 alle 18:57

Questo argomento che tratti presenta due aspetti, uno positivo e l’altro negativo.Alla mia età rimpiango il tempo passato e giudico questa società impregnata di individualismo dilagante, dove il rapporto umano sta scomparendo e tutto è incanalato verso nuove dipendenze, ancora più letali delle droghe comuni. Notifiche , like , condivisioni accrescono il nostro bisogno di esseri apprezzati. Un tempo ci bastava la televisione, la radio e i giornali ma consentivano la comunicazione senza interazione ,il pubblico era uno spettatore passivo solo il telefono permetteva la comunicazione uno a uno .I social media invece permettono di partecipare alla conversazione apportando un loro contributo poiché gli utenti sono tutti allo stesso livello. Tutti questi comportamenti sono un modo facile e veloce per soddisfare il bisogno di connessioni sociali e accrescere il benessere psicosociale. D’altronde, pensiamo alla situazione vissuta durante la pandemia da coronavirus del 2020,pensiamo alle ricompense come le notifiche, like e messaggi che vengono visti dall’utente come stimoli gratificanti poiché lo fanno sentire apprezzato e approvato. Di negativo vedo Il fatto che le persone specie i giovani passano più tempo sui social network a fare più accessi nell’arco della giornata, vivono completamente in un mondo virtuale , con il rischio che si cada in una vera e propria compulsione . Per alcuni studiosi la differenza tra reale e virtuale, tra ciò che avviene uscendo di casa – un caffè tra amici, una stretta di mano – e ciò che accade online – un commento, un nuovo follow, un’e-mail -, si assottiglia sempre di più fino a scomparire del tutto.La società che cambia...saluti Vincent.

il 13/01/2023 alle 20:40

La società cambia e noi ce ne dobbiamo fare una ragione. La gente sta dentro le automobili (ferme o in movimento) sempre con gli occhi rivolti all'aggeggio, è una vera e propria dipendenza. Una grande fetta della popolazione non riesce a dire basta (neanche per un giorno) a questa dipendenza sulla quale pochi eletti diventano super ricchi. Buongiorno a voi, Ninetta e Sir Morris.

il 14/01/2023 alle 08:23