La nebbia
mi avvolgeva
sfumando
i confini delle cose
e più
non era evidente
dove
finisse la mia interiorità
e il Mondo
cominciasse
strana bruma
che
i pensieri confondeva
nascondendo
alla consapevolezza
la consapevolezza stessa
come fossero
luoghi dell’anima
che
lo sguardo interiore
più
non scorgesse
perché occultati
da veli
e veli
di ignoranza
vasti
domini dell’Essenziale
sognanti contrade
poste
al limitare
di questa vita apparente
laddove
i sempre vivi
che
chiamiamo morti
e coloro
che
morti
sono a se stessi
indistinguibilmente
si confondono
.............................................................
se la coscienza di veglia lascia il posto ad un "sogno ad occhi aperti", magari grazie alla suggestione indotta da fenomeni naturali quali la nebbia, non è più così facile distinguere tra l’esterno e l’interno. Il disorientamento che si prova ad essere avvolti da infinitesimali goccioline di umidità, si trasforma nello smarrimento di chi cerchi di guardare attraverso i "veli" dell’Ignoranza e più non scorga l'evidenza delle cose e cioè che i vivi e i morti mai realmente si separano se non per una momentanea, impalpabile bruma mattutina.
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