Sembra avere qualche assonanza con la parabola del fico nel Nuovo Testamento e forse da quella deriva. In ogni caso lascia intendere che la natura profonda delle cose, non viene modificata da un possibile cambiamento della loro apparenza. Discernimento essenziale per riuscire a sopravvivere in questo mondo ogni giorno più falso, affollato di "sepolcri imbiancati" che come allora, sempre detengono le leve del potere. A questo proposito, non posso fare a meno di parlare per l'ennesima volta del risveglio dell'anima, come fosse una dolce ossessione, perché veramente negli anni a venire sarà determinante per la nostra evoluzione individuale ma soprattutto collettiva. Per rimanere in ambito biblico "Uno sarà preso e l'altro lasciato" forse a questa "seconda nascita" si riferisce. Ciao Lucy. Un abbraccio.
Probabilmente è come dici tu. Certamente è un racconto che i giovani neanche più conoscono e che ci tenevo non andasse invece perduto. Condivido l'importanza del risveglio dell'anima...lo condivido profondamente. Grazie Miraer. Ricambio il tuo abbraccio
Grazie Sir, metafore, apparentemente semplici. Grazie Sir, un caro saluto.