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Pubblicata il 16/12/2022
" Non puoi essere qui
e altrove...
Se hai bisogno di essere
altrove non rimanere
qui..."

E proseguiva...

" Qui dove la mente
s'inchina...
Il cuore s'inginocchia...
L'anima  chiude
nell'aprire i suoi occhi...
Sensi che si assopiscono...
Respiri che rallentando
diventano  profondi...

Respira...

fino in fondo... ancora...
fino a quando non
diventano silenzio...
fino a quando non si
trasformano in
preghiera...

Dove non esistono
limiti alla Sua
esperienza.
Dove, piano piano,
evapora, svanisce...
l'inconsapevole
paura del Divino. "

L'interruppe: Paura?

Senza dire niente...

prese con una piccola
ciotola, un po'
d'acqua dal fiume,
poi la riversò di nuovo
lentamente dentro il
fiume...

Perché, hai fatto questo
adesso?
gli chiese allora.

E lui gli rispose:

" Quella piccola quantità
di acqua, che avevo preso
dal fiume, nel riversarla,
aveva paura...
paura di scomparire
dentro il fiume. "
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Sempre attivamente prolifica e determinante! Ciao Lucy!

il 16/12/2022 alle 10:09

Belli i tuoi racconti... alla fine c'è sempre un perché...

il 16/12/2022 alle 10:33

Grazie Sir, Grazie Gabry. Un caro saluto

il 16/12/2022 alle 13:33

"L'inconsapevole paura del Divino" che ci fa aggrappare spasmodicamente alle sbarre della nostra gabbia, quando la Sua mano, dopo aver sollevato il perno che la sua porticina teneva serrata, ci invita a volar via, liberi. Siamo come quegli ergastolani che dopo tanti anni di reclusione, alla vita "là fuori" più non anelano, troppo rischiosa, troppo grande, troppo........ Ciao Lucy.

il 16/12/2022 alle 16:33

Si, Maier. Paura del Divino, che pensiamo di non provare, sentire. Ma siamo come quell'acqua che ritornano al fiume ha paura di scomparire. Pur essendo noi parte del Divino, abbiamo paura di scomparire in esso, di non essere più noi stessi. Un sincero saluto

il 16/12/2022 alle 18:37