PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/11/2022
Alla Vita
mi inchino!

alla sua forza
alle sue
mille debolezze
ai suoi giorni
che dalle mie mani
veloci
fuggono via
allo struggente respiro
di una
segreta Eternità

e
a me stesso
mi inchino!

all’Uomo Universale
che
in nome dell’Amore che lo sostanzia
in me
si compiace
di dimorare

perché
ogni limite accoglie
e finanche
l’ambiguo destino
che
dalla notte dei Tempi
come
una maledizione
sui miei geni manipolati aleggia
in straordinarie
opportunità
sa trasmutare

.............................................................

percepire la natura divina della Vita, non solo nella bellezza, nell’immensità delle sue infinite manifestazioni, ma soprattutto nei suoi incerti tentativi, nei suoi apparenti insuccessi. E sentire il bisogno di inchinarsi di fronte alla sua fragilità, alla sua tenacia, alla speranza inesauribile che la anima. Ma inchinarsi alla Vita è anche inchinarsi alla propria più profonda natura, che da tempo immemorabile, ha accettato di percorrere quella strada, che dal giardino dell’Eden ci ha allontanato.
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È un canto alla Vita, che si eleva , poeticamente bello e profondo. In quell'umiltà che nasce dall'essere cosciente di quell'Eden perduto. Che ti rende merito, molte persone nei confronti della fragilità conservano invece un atteggiamento di arroganza, superiorità. Ciao Miraer

il 01/12/2022 alle 00:28

Gli organismi biologici, devono fare i conti con le forze soverchianti degli elementi ma nonostante lo loro fragilità hanno popolato la Terra. Se ci si sofferma a rilettere, è veramente un miracolo. Grazie Lucy60. Ciao.

il 01/12/2022 alle 09:47