scivola l’esistenza sopra ai fianchi
tante le rughe che fan compagnia
come sassi pesan gli occhi stanchi
nel contemplare la malinconia.
guizzan come anguille i nostri giorni
son nell’attesa di quelli migliori
vanno via le estati van gli inverni
fiacchi noi a sorreggersi sui cuori.
pochi granelli ormai nella clessidra
a ricordarci del tempo che scade
scalpita ancor la vita da puledra
come un ronzino inciampa invece e cade.