Quella sera,
venni a cercarti sulla scogliera,
gridai il tuo nome
e solo il mare mi rispose
emergendo dalle sue schiume.
venni scalza
sulla rena notturna,
fredda carezza la sua,
mi ghermì
le caviglie…
mi fu testimone la Luna
di novembre,
luna piena e gravida di stelle.
(Era così leggero il mio passo
era così lontana
la voce del mio amato).
la spuma dell’onda
solitaria e triste
rifrangeva lacrime
di amanti infelici,
aveva creste argentine
aveva biancore d’ovatta,
aveva silenzi di addii.
nel mutismo labiale
grido forte il tuo nome
dal sapore ambrato,
dalle verdi cromie
delle mentucce selvatiche,
il tuo nome rimembrante antichi Dei
il tuo nome di acque torrentizie.
viaggia nell’universo
come Stella Nova,
come scia di cometa
che carpisce gli sguardi,
viaggia il tuo nome
sulle corolle delle Ninfee
riluce il tuo volto
come nuovo Sole…
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