Ci si concentra
senza capire il vero motivo
per cui si fanno tante domande
più ad altri che a sé stessi
sulle esili note di tutti i giorni:
qual è il vostro colore?
dove andate a ballare?
cosa vi piace mangiare?
qual è il vostro nome?
avete ancora qualche speranza?
(Datemene un po' se vi avanza)
chi si ricorda questa canzone?
ai tempi ero ancora giovane
buon compleanno a me a me a me
dal momento che
il mondo là fuori non basta!
vi piacciono i maccheroni?
i vostri amici sono dei creduloni?
ho bevuto questa birra…
che dite?
vi piace?
chi esce con me?
su, dai, scherzavo…
chiedevo per un'amica
si accettano soltanto risposte serie
(Tette che sbattono
contro gli specchi
dentro stanze senza finestre
ridicolizzano i sederi
delle donne più crudeli
la vanità
di una triste congettura)
ancora ancora
com’è il vostro lavoro?
mai voi non avete paura?
(Si, di me stesso e delle vostre risposte
che piovono da un altro cielo)
allora vi dico
io mi rilasso
e non faccio un c***o
twitter chiude
chissenefrega!