Mi piace. Per Ronald: io non avrei usato pessimo, ma è bello vedere l'aiuto fine a se stesso (per il gusto di migliorare un risultato già ottimo)..
più che altro... la tua idea di sabbia fine dove l'universo scivola... mi ha piazzato nella testa l'immagine di un mondo che si polverizza, rotolando... e dove tt scivola nn tenendosi più sopra per effetto della gravità... Capito il concetto!!! rivedrai le tue albe rosa... odorando l'erba che dietro le dune... chiede acqua...
Anche se "dove" al posto di "su cui" è scontato, comunque mi pare una valida alternativa. Il fulcro della poesia è "attendo fiduciosa", l'attesa fiduciosa è il riflesso della fede o viceversa. Ciao Genzi e buona domenica.
grazie Ronald, grazie Jim Seng. Sì, Gabry, voglio immaginare che la forza vera non stia necessariamente nel peso e nella consistenza materiale. Un granello di sabbia sa farsi scivolare addosso tutto, proprio grazie alla sua naturale passività e resistenza. Forse servirebbe tornare polvere. Buona domenica a te Vincent, grazie.
Bella , mi piace , avrei lavorato di piú sulla sabbia come "lavoro della natura nel tempo", ma forse era quello che volevi intendere.
Sì, Biorichi, infatti. Tendo a sfoltire molto perché vorrei avere la capacità di dire tanto con poco.