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Pubblicata il 31/10/2022
Forti d'amore e di sogno
solcammo un mare
troppo vasto per noi.
Ciechi alle nubi
e sordi
al vento traverso
come se il cielo
risuonasse d'incanto.

L'amore eri tu
il sogno ero io
Zefiro e Cauro
gonfiarono vele
diverse
prima che l'onda
le disperdesse.
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Caro Eriot, da amico, ho tolto i primi due versi della seconda strofa; per farla mia. Grazie ciao.

il 31/10/2022 alle 11:14

soave , delicata, dolorosa senza ferire, bravissimo

il 31/10/2022 alle 12:44

Grazie a voi! Mitri: sì, capisco e, pensandoci, condivido.

il 02/11/2022 alle 16:53
Adi

Ha il ritmo del mare, suadente e tormentato. Bella!

il 05/12/2022 alle 07:14

Grazie Adi!

il 05/12/2022 alle 13:25

Penso alla teoria di Diotima: il sogno trae alla luce del giorno gli incerti concepimenti dell’anima, tra l’entusiasmo intellettuale e la passione dove c’è l’incarnazione dell’Idea in forme viventi. Ciao Valerio

il 11/12/2022 alle 18:30

Cara Sylvia, che piacere trovarti qui. Il tuo commento nobilita il mio scritto al di là dei suoi meriti... Noto che i tuoi nick sono all'insegna di grandi donne che hanno avuto un destino infausto. Mi chiedo cosa ti leghi ad esse. Ciao.

il 12/12/2022 alle 18:55

Si sono comportate come quelle donne che vogliono avere tutto... Sei gentile, in ogni occasione sempre all’altezza, travolgente. Un artista pieno di tatto e fascino. Ciao

il 12/12/2022 alle 21:50