PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/10/2022
Stentare
a credere
a ciò che non si vede
accogliere
come norma
ciò che non si sa

insano equilibrio
sul sottile crinale
dell'accettazione acritica
del reale

fremere
alla ricerca del Vero
decodificando segni
ascrivendo
significati nascosti
alle innumeri
manifestazioni dell'Inganno

vivere
nell'esilio del sogno
nell'aspettativa
del Giorno
che i grigi giorni spazzerà via
come foglie secche
sull'uscio disserrato
dell'Utopia

anelare
al miracolo
alla palingenesi dell'Ovvio!

basteranno
le nostre lacrime tardive
a risvegliare
nel solco desolato
di questi anni perduti
i fragili semi
dell'Inatteso?

............................................

forse solo un "miracolo", un irruzione improvvisa del Vero, ci potrebbe liberare dalle pastoie del vivere quotidiano, con tutta la sua insensata normalità. Ma il miracolo, ha bisogno in ogni caso, dell'aspirazione di colui che lo invoca, delle sue lacrime, del suo tormento.
l'Uomo è pronto a chiamare l'Inatteso nel proprio mondo?
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"Basterà...?" Credo, nel mio piccolo che la Tua Poesia è già, a suo modo, un possibile miracolo. Alcuni miracoli non li vediamo perché non appaiono come un unico eclatante o non sono quelli a cui siamo abituati o ci hanno insegnato. Ci sono miracoli quasi impercettibili, perché si manifestano attraverso tanti "piccoli" miracoli, in tempi, in persone e in modi diversi, di cui ancora può non vedersi la "somma", il risultato finale, il Miracolo unico, come quello della Verità, come la Verità del Tuo " Inatteso". Ciao Miraer

il 08/10/2022 alle 08:43

Grazie Lucy60, "miracoli" quasi impercettibili, diffusi in ogni luogo e momento, come scrivi, ci precipiteranno forse all'improvviso nella pienezza del "Ricordo", che tale più non sarà. Ciao

il 08/10/2022 alle 15:02