PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/09/2022
Per
dirimere
le nostre
controversie interiori
al suo dire autoritario
sempre ascolto
prestiamo
perdendo noi stessi
nell’ambiguità dei suoi occhi

con
la stessa
deviata emotività
di un figlio
dal padre abusato

totalmente
incapaci
di distinguere il confine
oramai
indiscutibile
di un millenario
perpetrato abuso

e
il nostro cuore
chiudiamo

al dolore
di generazioni senza fine
che
nei tuguri della Notte
sotto lo sguardo
complice
di una Mente matrigna
inascoltate
ci gridano
di fuggire lontano

ma ahimé
cristallizzati
nell’assurda posa
di quel disgusto colpevole
che
dei panni della vittima
non riesce a svestirsi
tra le braccia
sudice
del nostro carnefice
rassicurazione
e riconoscimento
continuiamo a cercare

.................................................

un legame perverso intercorre tra noi e il Potere che controlla le nostre vite. Paragonabile a quello tra un padre e un figlio legati da una triste, inquietante storia d’abuso. Il Potere si fa suadente per ottenere ciò che vuole e non esita a sacrificare la nostra integrità. Da sempre. Eppure come vittime di quest’abuso, invece di fuggire lontano e chiedere aiuto, finiamo per credere a tutti i suoi inganni, invocando addirittura la sua parola (mezzi di informazione) nei momenti di difficoltà, cercando assorti nei suoi occhi vuoti (televisione), la verità che non siamo più in grado di vedere.
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