Vorrei guardare le lune di Urano
quando la notte si fa uragano
e la speranza si perde nella radura,
laddove crescevano i tuoi soffici capelli.
ventinove lune, come i baci che ti darei.
ogni notte lo farei.
tanti occhi sul pallido viso del cielo,
ognuno ammiccante il tuo sorriso.
il giorno che verrà mi scalderà
a patto che il vento cesserà
di allontanarti dal mio più arcano bisogno:
estirpare dall’orto il dolore,
e rendere fertile la terra
con le nostre timide e dolci lacrime.