Falsa
didascalia
delle nostre vite
sovrapposta
ai fotogrammi
d’un Eterno Presente

diabolica
promessa di continuità
che
nel gorgo senza fondo degli Eoni
astutamente
ci attira
strappandoci a forza
la Luce primigenia

eppure
oggetto
d’un desiderio suicida

insano
baratto
operato dall’io
che
tronfio e delirante
all’incomprensibile
e minacciosa
eternità dell’anima
la polvere degli anni
si ostina
a preferire

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continuità, più vita, più tempo. Questo, tutti indistintamente chiediamo quando svegli nell’oscurità della notte entriamo in contatto con le nostre paure, che così abilmente, anche se con grande sforzo, durante il giorno teniamo a bada, caricandoci di cose insensate, circondandoci di migliaia di pensieri inutili che dall’Ignoto, speriamo possano proteggerci. Ma tutto ciò, un’insana origine ha: una folle credenza (il materialismo imperante), oramai pressoché ubiquitaria, che ci impedisce di comprendere la nostra vera natura. E quest’ultima della "storia" e dell’illusione di continuità non sa che farsene.