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Pubblicata il 13/09/2022
Al tempo che hai perso
non devi più le ore
forse questo è il tempo
di dire al tempo
"vai, se vuoi andare
se resti puoi restare
se avanza un minuto
di te non so che fare
di me per me so che
certamente andrò al mare,
a lavorare, suonerò pure
alle ragazze una canzone
agli amici un'emozione
a chi sa ridere darò un pianto
a chi non ride sarò canto"
e delle parole che restano
come detriti ma sull'asfalto
spolvero un secondo di
noi, fatti di momenti e a tratti
solo fatti di
un noi che siamo Io
un io che sei Tu
senza più chiederci
"che ore sono?" ma cosa sono?
una chiave che apre una porta,
il tempo?
:
non è un campo semantico
lo siamo Noi lui attraverso,
stimmung che ci plasma,
viceversa.
e in questo campo semantico
prova a dire al tempo:
"vai, se vuoi andare
noi qui abbiamo compreso
il tuo nulla e nullificare
e se resti puoi restare
noi qui o lì siamo gli stessi o diversi"
noi Qui o Lì siamo gli stessi o diversi.
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Parte semplice, sommessa e poi s'innalza in un modo che non combacia. Voglio dire, è originale ma presenta, a mio avviso, uno stacco da "un noi che siamo io", come se da quel verso si mette in evidenza un percorso di studi. Mi piace di più la prima parte anche se la seconda è stimolante.

il 14/09/2022 alle 08:50