“Ha perso la testa tuo zio,
ricoverato per Covid è accidentalmente
scivolato e eh… non riconosce nessuno,
dice parole senza senso.”
Mentre parli accarezzi nervosamente
la mano di tuo nipote, quasi come avessi
paura di svanire da un momento
all’altro.
Una fitta nello stomaco,
distolgo lo sguardo e gira e rigira senza
senso e meta apparente,
una vita in una bolla trasparente
come Monnalisa mi fissa… il pesce
rosso senza nome.
“ Mà devi cambiare l’acqua al pesce!”
“ Pensaci tu, io e Manu andiamo a fare
merenda… tu vuoi il caffè?”
“ Si.”
Mentre ti allontani, sussurri nell’orecchio
di tuo nipote di due ovetti kinder comprati per lui e suo fratello.
Sopra la credenza in una foto,
ero allacciata a te e ridevo forte.
Non hanno nomi le foto, non serve.
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