PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/09/2022
Risuona
in me
come fosse
una voce familiare
di cui però
più
non comprenda il dire

ne avverto
solo
l’urgenza
l’inquieta
lacerante presenza

ha
il profumo
di quella passeggiata in montagna
dopo la pioggia

ondeggia
lieve
come quella tenda
che
lasciava intravedere
il mare
illuminato dalla luna

vasta
e solitaria
come quella terrazza
in cui guardavo
il cielo
tra voli di rondini
e
lenzuola stese

ma
più simile
ahimè
alle risa spensierate dei grandi
che
nelle lunghe sere d’estate
mogio
ascoltavo
dietro la porta chiusa
della mia
febbrile
insaziabile infanzia

........................................................

una voce a cui per tanto tempo siamo stati abituati, consueta, immediatamente riconoscibile, ma che non parlava tramite parole, ma disegnava nell’aria immagini d’amore e bellezza come un meraviglioso intreccio di sentire. Quelli che definiamo sentimenti sono ciò che più le si avvicina, senza veramente esserlo. Perché era di un’altra natura, più sottile e inafferrabile. Crescendo diveniamo avvezzi a comprendere "solo" tramite parole, che al più possono evocarne il ricordo, ma non l’esperienza. E’ come ascoltare, senza capire, il chiacchierio giocoso e spensierato al di là di una porta chiusa.
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