Forse, abbiamo questo diritto nella misura in cui siano le emozioni stesse a impossesarsi di noi, "obbligandoci" ad affidarle al vento in cerca di dimora. A quel punto, forse, non si può più parlare di diritto ma di dovere. L'immagine di corpi vuoti consegnati alle profondità trasformatrici del mare è un po cruda, ma molto efficace. Di una cosa mi assicurerei, che siano realmente vuoti, come quelle conchigle sul bagnasciuga che altro non aspettano se non un'onda un un po' più intraprendente.e pietosa. Molto vivida. Un saluto.
Ma senti senti nada in quel senso eh... E io che pensavo ad una canzone...! Piaciuto, ciao
Brava, Nada! Davvero notevole il tuo testo! Tutto di tutto, direi! Ciao cara.
Miraer nessun obbligo o dovere che sia liberazione scrivere non per piacere ma per piacerti, per sorridere ed anche per piangere un po’ … Affogare un vuoto esistenziale “ pieno” di insicurezze e turbe inutili. Ti ringrazio, ciao.
Lara come potrei mai in disaccordo con chi della parole ne fa una carezza? Capaci nella forma e nelle terzine ma incapaci nel cuore…
Teaaaa niente di niente! A volte ci sentiamo monoliti ma siamo dei piccolissimi sassolini… Grazie comunque : )