Se 'n viene, del campo
rubino nel volto,
su per incolto sentier,
un giovin poeta
seppur cacciatore.
lo segue ritrosa
una fanciulla bionda.
i rovi le pungon
le braccia color del latte
e le caviglie nude.
ritrosa, ché il cuore
s'affanna nel petto fiorito:
il giovin poeta le ha colto nel viso
dolce tremore
che il desiderio aumenta.
"Che temi?, le chiede:
sicura è quest'ombra di caldo meriggio!
noi soli, i fringuelli e pur le lodolette".
c'è soltanto il rio
che mormora e corre
a chiamar l'arcobaleno
verso il campanile
della vecchia chiesa.
l'ombrosa quercia
ricopre dal sole
lamponi e mirtilli.
le fronde si stendono
al tiepido soffio.
la fanciulla, seduta
raccoglie versi di promesse
e miele al sapor
di fragola di bosco.
le labbra vermiglie
all'avido amante
graziosa porgendo,
e non solo!
il sangue è in ansia,
le lingue s'intrecciano
e le mani si sperdono
...che avviene?
la stretta amorosa s'è sciolta.
la bocca ha lasciato la bocca non ancor sazia!
le mani tornate all'appoggio.
silenzio, s'ode soltanto
rumor di "cardiodramma":
che accade? ...
ma il cacciatore le cenna di tacere:
non hai or ora udito il canto della starna?!
e lesto s'appresta
ad imbracciar lo schioppo.
la passeretta, delusa, schiamazzar si sente!
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