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Pubblicata il 01/09/2022
Se 'n viene, del campo
rubino nel volto,
su per incolto sentier,
un giovin poeta
seppur cacciatore.

lo segue ritrosa
una fanciulla bionda.
i rovi le pungon
le braccia color del latte
e le caviglie nude.

ritrosa, ché il cuore
s'affanna nel petto fiorito:
il giovin poeta le ha colto nel viso
dolce tremore
che il desiderio aumenta.

"Che temi?, le chiede:
sicura è quest'ombra di caldo meriggio!
noi soli, i fringuelli e pur le lodolette".

c'è soltanto il rio
che mormora e corre
a chiamar l'arcobaleno
verso il campanile
della vecchia chiesa.

l'ombrosa quercia
ricopre dal sole
lamponi e mirtilli.

le fronde si stendono
al tiepido soffio.

la fanciulla, seduta
raccoglie versi di promesse
e miele al sapor
di fragola di bosco.

le labbra vermiglie
all'avido amante
graziosa porgendo,
e non solo!

il sangue è in ansia,
le lingue s'intrecciano
e le mani si sperdono

...che avviene?
la stretta amorosa s'è sciolta.
la bocca ha lasciato la bocca non ancor sazia!
le mani tornate all'appoggio.

silenzio, s'ode soltanto
rumor di "cardiodramma":
che accade? ...

ma il cacciatore le cenna di tacere:
non hai or ora udito il canto della starna?!
e lesto s'appresta
ad imbracciar lo schioppo.

la passeretta, delusa, schiamazzar si sente!
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E le vuoi dar torto alla passeretta!!!??? Bellissimo scritto , che mi ha strappato anche un sorriso. Ciao

il 01/09/2022 alle 11:20

Davvero coinvolgente, Giorgio! Complimenti.

il 01/09/2022 alle 14:44

Grazie di cuore per i vostri commenti.

il 13/10/2022 alle 22:51