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Pubblicata il 29/08/2022
Volteggiando
come
un insetto
tra le foglie ardenti
di un liquidambar
del mio sentire
i confini
cercavo di saggiare

incredibilmente
prima
che
l’onda mi travolgesse
la Vita
pensavo di conoscere!

che
un uragano
di colori
potesse infrangersi
sulle rive del mio essere
con
il fragore dell’Ignoto
che
su se stesso
incessantemente
rotoli
mai
lo avrei creduto possibile

e
come un naufrago
che
ad un legno
disperatamente
s’aggrappi
quel profluvio inarrestabile
d’ocra
porpora e violetto
in una
confusa sequenza
di forme conosciute
provai
a trasformare

ma
il sollievo
d’intravedere
labili strutture
che
al mio desiderio
prontamente rispondevano
era destinato
a non durare
perché
oltre la calma del suo piatto ventre
un’altra
bianca cresta
terribile e meravigliosa
sul mio
piccolo mondo
implacabile
s’innalzava

abbandonarmi
o perire
travolto dalla Bellezza
a cui
da sempre
anelavo

era questa
la scelta
alla quale
più
non potevo sottrarmi

...............................................

i nostri usuali limiti mentali, ci inducono a pensare che la Vita, sia solo quella che i nostri sensi ci mostrano, ma basta concentrarsi su di un oggetto, un volto, un albero per cominciare a scorgere profondità inaspettate. Il colore intenso di una foglia in autunno, può diventare un intero mondo di sensazioni, capace di travolgere le fragili strutture della nostra percezione mentale, lasciandoci in balia dell’Ignoto. L’aspetto terrifico di ciò che non comprendiamo, può essere affrontato in un solo modo: smettendo di resistere al Flusso di Coscienza che ci dona la vita
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