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Pubblicata il 29/08/2022
Stasera ho scelto te,
sdraiato eri
su quel gradino
di fredda pietra,
eri in compagnia
di unanimi piccioni
che tenevano in vita
quell’ angolo della piazza,
ma non te...

ti ho scelto perché
tanta era la sofferenza
che ogni giorno
vedevano i tuoi occhi,
così vivi, nonostante
le stanche membra
perdevano il contatto
con la vita...

devo dire che
ci ho pensato molto,
ero indecisa sul fatto
che fosse giusto
oppure no
questo tuo destino,
in fondo
non mi davi fastidio
né ad altro alcuno,
chissà, mi son detta
quale sarà stato
il suo passato,
se forse è stato amato
o se d' amore
ha penato nel pur breve
lasso della vita...

ho scelto te
nonostante tutto
l’ ho ritenuto equo
in questo mondo
dove tutto è parziale,
anche nella prospettiva
di un’ esistenza
fatta di disincanti
e mai di piena illusione...

stasera ho scelto te
e con la fredda mano
ti ho fatto una carezza,
tu mi hai sorriso, e...

_“è tanto che ti aspettavo
bramando il tuo arrivo,
tu che finalmente
dai un senso
a tutto ciò che ho vissuto,
perso avevo quella speranza
che dentro me avevo reciso
quando anche
l' ultima goccia di lei
è partita, lei ch' era vita mia
in ogni frangente quotidiano,
lei che caparbiamente
aveva creduto
fino al limite della ragione,
ohh dolce desio
ti accolgo in me
come tu fossi vita
seppur non lo sei”_

è stato così che stanotte
ho trovato piacere
nel scegliere te,
che in cuor e nell’ anima
mi accogli,
nel torpore dell’ eternità.

© Saverio Chiti, 27 agosto 2022

_spesso la mente si ferma
laddove non v’ è ragione,
dove la solitudine pesa più
della morte stessa..._
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