Fragili semi di parole
messaggeri
di recondite armonie
danzano leggeri
al limitare della mente cosciente
nel desolato recinto
della vita quotidiana
cercano dimora
immensa è la semina
incerto il raccolto
al volgere
della vita mortale
nell'inestricabile trama
di sterili consuetudini
passato al vaglio di oscuri meccanismi
il polverio d’oro
s'arresta
solo
il vento impetuoso della disperazione
aprirà allora
i varchi
alla primavera dell’Anima
ricolmo
di parole non dette
è il vibrante tessuto della Vita
lacerato
da innominabili emozioni
il tenero
cuore dell’Uomo
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il potere della parola, corpo del Messaggio e strumento dell’evoluzione della nostra coscienza. Invece di attingere alle parole abusate che di bocca in bocca sono passate e il proprio potere creativo hanno perduto, dimorando nella dimensione "orizzontale" dell'esistenza, dovremmo aprirci a quel polverio d'oro, composto da semi di parole/pensieri/emozioni che dalla dimensione "verticale" come una semina aspetta solo di essere accolto. La lacerazione del nostro tenero "cuore", di questa infelice, inconsapevole abitudine, ne è la triste conseguenza.