L'anello di Gige donava l'invisibilità e, da invisibili, gli uomini diventano cattivi, aggressivi e fanno cose che, da visibili, non avrebbero mai fatto. Su Internet è lo stesso: si diventa senza cuore, si scrivono bestialità, nessuno è al sicuro, nemmeno i morti.

Ghedini è recentemente scomparso, dopo una malattia. L'avvocato del Cavaliere aveva solo 62 anni e non ci si può accanire contro una persona che non c'è più, anche se il suo lavoro era quello di difendere persone più o meno innocenti o più o meno colpevoli.

Qualcuno ha scritto: "Da oggi il mondo è un luogo migliore" e qualcun altro ha risposto: "Ti nascondi nell'invisibilità dell'anello di Gige". Che poi scrivere: "Da oggi il mondo è un luogo migliore" è un'opinione, un pensiero più o meno condivisibile. Passare alle offese ai defunti è sgradevole ma esprimere un'opinione non è vietato da nessuna legge...o no?

Se penso che una persona si sia comportata in maniera sbagliata, non è che se passa a miglior vita, il mio pensiero possa cambiare radicalmente. Con tutto il rispetto per le persone defunte, scriverò: "A mio avviso, quella persona, quand'era in vita, si è comportata in maniera sbagliata", mica dobbiamo portare in gloria tutto e tutti, semplicemente perché dei morti non si può dire alcunché.

Adesso, vado a togliermi dal dito l'anello di Gige che non è neanche d'oro, non tralasciando di porgere i miei omaggi a Platone.