Scorrere, trovare intatta la tua forma di polline e primavere di morbido sguardo
pellegrino il viso amato in bilico tra stelle
ed il mio cuore baraccone, povero treno,
e quella faccia di labbra a colazione
occhi aperti in cima al tuo sorriso
senza più ferite né grido mi raccogli
di rose punte le tue mani tese
e gola, spighe petali di lino, ti bacio
come un ricciolo di marea ,
dentro e oltre e ancora fino a sempre
e di sete il labbro vuole la tua pioggia,
porgo i miei sentieri alla tua gola
lì dove l'edera s'avvinghia e accarezza
livido il mondo le mie mani da poeta
ma tranquilla, d'amore qui, non moriremo
tony Claus