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Utente eliminato
Pubblicata il 22/07/2022
al Re Travicello
piovuto ai ranocchi,
mi levo il cappello
e piego i ginocchi;
lo predico anch'io
cascato da Dio:
oh comodo, oh bello
un Re Travicello!
calò nel suo regno
con molto fracasso;
le teste di legno
fan sempre del chiasso:
ma subito tacque,
e al sommo dell'acque
rimase un corbello
il Re Travicello.
da tutto il pantano
veduto quel coso,
«È questo il Sovrano
così rumoroso? »
(s'udì gracidare).
«Per farsi fischiare
fa tanto bordello
un Re Travicello?
un tronco piallato
avrà la corona?
o Giove ha sbagliato,
oppur ci minchiona:
sia dato lo sfratto
al Re mentecatto,
si mandi in appello
il Re Travicello».
tacete, tacete;
lasciate il reame,
o bestie che siete,
a un Re di legname.
non tira a pelare,
vi lascia cantare,
non apre macello
un Re Travicello.
là là per la reggia
dal vento portato,
tentenna, galleggia,
e mai dello Stato
non pesca nel fondo:
che scienza di mondo!
che Re di cervello
è un Re Travicello!
se a caso s'adopra
d'intingere il capo,
vedete? di sopra
lo porta daccapo
la sua leggerezza.
chiamatelo Altezza,
ché torna a capello
a un Re Travicello.
volete il serpente
che il sonno vi scuota?
dormite contente
costì nella mota,
o bestie impotenti:
per chi non ha denti,
è fatto a pennello
un Re Travicello!
un popolo pieno
di tante fortune,
può farne di meno
del senso comune.
che popolo ammodo,
che Principe sodo,
che santo modello
un Re Travicello!
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Se è una questione energetica, allora le cose cambiano. Ciao Beck, ciao cara Aslai. f.to Il re Travicello. p.s: la coincidenza o combinazione stupefacente è che mio padre, come diceva lui in vita, nasciu mmianzu i muscagghi (era un Ebanista, falegname).

il 24/07/2022 alle 17:02