forse non c'è un rifugio
e non c'è tempesta
non esiste l'ombra
e non rintocca nessuna ora
nessun brivido sfiorato
o l'indugio di un fiato.
i viali assolati
sopra la mia pelle nuda
radure e cattedrali
nei tuoi spazi vuoti e visitati.
forse esiste il corpo
pioggia e risveglio
la distanza e l'indifferenza,
esiste pietà non l'offerta
cesti per l'acqua e aria e materia
pagine aperte al cielo
esiste il vento che scava
alle pendici di un cuore
il mio cappotto lercio di gennaio
e una pozza sull'asfalto
perché ci si riflettano i cani
e le anime assetate come me