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Pubblicata il 17/06/2022
Una mano afferrata
un abbraccio ancora mai dato
tracima la vergogna
si estende ed impregna
di anno in anno
di centimetro in centimetro
che cresce
tu scava
più sotto della vita, scava
sotterra la paura
lasciala dormire
nascondi agli occhi
ciò che l’animo non era testa
era ferita già, era dolore già,
si è lasciato sfuggire
scava fissa
non lasciarti vivere scannata.
impressa sulla vita sta la morte,
nella morte che l’accompagna
sta la vita indegna
che pressa forte, la scompone
in calcinacci sfarinati disorganizzati
di buio di ossessioni e di sangue sparso
dentro e fuori,
sopra e sotto,
ieri ed oggi,
domani e sempre.
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