Stranamente vedo solo quello
che le immagini mostrano:
titoli confusi e sconvolgenti
nondimeno inutili, accanto a
un mucchio di vecchi giornali.
le distanze tra giorni e giorni,
non avvengono come passaggio
ma come spazio fra carta e parole
e con esse l’opportunità nitida
di interporre qualcosa di preciso
nelle piazze lasciate aperte.
immagini evidenti di vita sprecata,
mondo smarrito, futuro incerto
e immaginazione distrutta.
allora chi declamava tacerà,
e i silenziosi muti
… parleranno.
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