Autunno è quasi.
le passate stagioni,
ad inseguire chimere.
rinata dalle ceneri
di sterili affanni ,
il vero unico fine
è come una divina apparizione.
vestito di luce mi si rivela.
e fuga le tenebre della cecità.
di lui solo si nutre la mia
anima affamata.
e si riempie di liquida pace.
della quiete,
sempre vanamente inseguita.
non c'è un altro senso
da dare a questo effimero
esilio.
forse è un po' tardi,
ma ho compreso.