Potrei strapparti le ossa quando voglio
... e lacerarti quella specie di cuore
Ho archivi nelle vene e sangue infetto che naviga
Ho, di te, oceani di velluti e damascati inganni
spregiudicati inchini e montagne di bugie
ma soprattutto… la presunzione di esistere!
Tremano, le mie dita, sugli abissi e sui limiti imposti
e non si sa se per rabbia o voglia di gettarti via
Ho, di te, miliardi di parole
conservate nel cuore
quando il ritmo ventricolare era imperfetto
e ogni ristagno
mortale
- Nel Tempo, ho gettato le tue matite colorate -
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