Se il tempo oscuro non ci avesse dato guerra
cosa farei della mia esistenza?
Oggi, cielo permettendo, porterei i panni lavati a stendersi.
Ascolterei paziente le chiacchiere di Nataliya, la vicina,
sforzandomi di sorriderle svuotando le orecchie dagli sfoghi.
Manderei i figli a scuola, che l'ora è tarda,
dopo una veloce colazione di occhi spenti
da stanchezza e giochi.
Darei loro un bacio sulla fronte
raccomandando al più grande di badare al fratello
durante la ricreazione e andrei a lavorare,
come faccio da sempre, cucendo stoffe per attempate signore.
Il pranzo e la cena all'ora prevista, a base di varenyky e kvass.
Pulirei con cura la casa, che amici e parenti
linda la devono trovare.
A letto presto e presto in piedi, la mattina.
Con l'attesa pronta ad incontri contenti
che a volte fanno un'improvvisata sbocciando cuori.
Se il tempo oscuro non ci avesse dato guerra
cosa farei della mia esistenza?
Oggi, cielo sorridendo, porterei il mio pensiero al domani
e godrei ogni attimo, ogni respiro, di una normale benedizione.
Senza chiedere, pregando, che ritorni presto la pace.