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Pubblicata il 17/04/2022
Così ne l' aere s' odon lamenti
stridi di dolore, fremiti di paura
di fanciulli, madri e padri de la tera
per nova piaga che crea deserti.

solitudine, amor che fugge
travolto da mari d' odio, trafitto
da spine di rovo, lance nel costato.
infelice attimo ch' asperge

di disperazione l' omo ormai solo
che non comprende lì animo distorto
di piccoli e grandi uomini

che vivono da parassiti nel loro mondo d' inganni,
di supponenza che crea rabbia e tormento,
d' ali che non possono spiccare il volo

verso la Primavera, verso un sole che scalda
e colora il cielo di un azzurro che non tradisce.
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