quell'ubriaco di turno
giù per le scalette
cantava ancora
dall'osteria sul ritorno
ascoltando dai tetti
fissa la luna
poi sul muretto di cinta
la pausa del toscano
e tra le spire e un lamento
alla rete appoggiato
scorreva nei fumi
la pellicola del tempo
occhi rapiti
d'ombre in agguato
fino all'alba
quando il vecchio scopino
ha colto un fiore d'orto
riponendo in silenzio
la ramazza
solo pietà
per un morto
intanto
dalla gente
che scappa