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Pubblicata il 18/02/2022
Per la Natura morta di Elio Rubini

ti guardo distesa sulla pagina di tela
e sento in me i morsi della fame,
uva succosa e bianca
come i seni della Luna.
acini che paiono di vetro,
trasparenze, movenze, iridescenze…
perle di succo trattenuto
in un involucro fragile e lucente
come di seta…
in un involucro forte come teche di lino,
custodite il nettare degli Dei
che noi mortali abbiam chiamato vino.

grappolo d’ uva
di Elio Rubini,

come soldati di granito
si ergono al tuo fianco
due frutti secondari,
ti fanno da scorta a tutte l’ore
quasi fossero tue sentinelle,
a difenderti dalla razzia dell’affamata volpe
e dalle incursioni delle più remote e stelle
che anelano di gustare il tuo sapore.
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Brava Anna! Ciao.

il 18/02/2022 alle 13:23

Molto bella Anna. Complimenti. Ciao.

il 18/02/2022 alle 13:40

Grazie Dani, spesso venivo invitata in occasione di vernissage o rassegne di pittura... ho fatto diverse recensioni poetiche come queste.

il 18/02/2022 alle 14:39

Grazie Renato, sono passata a vedere il tuo blog, sono rimasta ammirata di tutto. Ti ho lasciato due commenti.

il 18/02/2022 alle 14:43

Perché natura morta quando illumina come una stella. Ciao. Piaciuta.

il 18/02/2022 alle 20:39

Il pittore, Elio Rubini, di Roma, ne fu entusiasta, infatti. Grazie Mitri.

il 18/02/2022 alle 21:35

Se una pittura potesse equivalere od essere sovrapposta validamente ad un testo la tua poesia ne è un esempio.

il 19/02/2022 alle 08:47

Grazie ancient, per diversi anni ho fatto questa attività, qui non posso condividere perché non si possono postare le opere pittoriche. Il tuo commento mi ha fatta felice. Grazie ancora.

il 19/02/2022 alle 09:37