Ogniqualvolta,
dal mio malessere,
o la di lei tenerezza, ispirato,
un bacetto a stampo,
sul musetto della micetta,
limpida e vezzosa,
appena prima di posare,
lungo sorso d'artificiale dolcezza
per scrupolo sorbivo,
affinché dalla mia bocca
il sale e il fiele
mai conoscere dovesse.