Sulla falsariga di Karl Marx e Friedrich Engels, Scimunito e il cugino di primo grado Mezzasega hanno elaborato il seguente manifesto, culturale più che politico, sebbene per il singolo lavativo l'attuazione pratica dei contenuti risulti assai più agevole del trionfo della Rivoluzione, che richiede dinamiche collettive, e assai più complesse. Nel nostro paese in particolare, almeno per una minoranza dei cittadini, sussistono senza dubbio tutte le condizioni storiche, politiche, sociali e culturali tali da consentire un esistenza intera incardinata proprio sul Fancazzismo assoluto. Certo, è a dir poco impietoso il confronto tra la statura culturale dei nostri due cugini e i due celebri pensatori del passato, ma potrebbero anche rivelarsi nani sulle spalle dei giganti. Oltretutto dubito che Marx ed Engels abbiano mai conosciuto il lavoro inteso come moderna forma di schiavitù, mentre Scimunito e Mezzasega, per esperienza e cognizione nel merito di quanto espongono, sono paragonabili ad uno psicopatico che elabori un testo universitario di Psichiatria. Non dimentichiamo che sono nati, cresciuti, e vissuti per tutta la vita Roma pe Roma, dove un lavoro svolto con approssimazione vergognosa si definisce appunto "'na romanella". Inoltre, essendo notoriamente l'ozio il padre di tutti i vizi, chissà che dopo la dottrina del Marxismo-Leninismo, attraverso la pratica quotidiana non debba svilupparsi quella del Fancazzismo-Scimunismo!