PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 05/01/2022
Fratello mio,
non ne hai tu sentore alcuno,
ma così triste mi è la pena,
in te nel vedere un vecchio inacidito,
insofferente e lamentoso,

e, nello stesso tempo,
viziato e distratto un bimbo,
rispetto a tutti e tutto
distante e indifferente.

L'altra faccia sei del pianeta
dove per me non v'è più luce,
ove sul viso, le membra, e i sensi,
precoce cadde l'Inverno,

Dorian Gray senz'abiezione,
caparbia e sciagurata,
Natura e Tempo
dileggia la tua Primavera,
e ne gioisco io a tal segno
che nel corpo e l'anima
pur di perpetuarla ne farei le spese,

ma per te pavento il tempo del dolore,
del quale, trasognato,
con grazia respingi la cognizione,

che donò a tanti pace e rassegnazione,
sicché di già il cuore mi strappa
il pianto tuo futuro, e la disperazione,

sebbene io non ci sarò, spero e temo,
a poterti offrire la mia consolazione.
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (6 voti)