Gelide mani cercan tepore
fra le rossastre stufe,
ancora accese
al tramontato inverno,
che non vuole supplire.
Ed il vento da nord,
giravolta le foglie
del mio nespolo intento
a donare i suoi frutti.
Spuntan lamine verdi
negli arbusti legnosi,
del signor melograno;
fiori rossi setosi,
ora vengon di maggio,
chicchi rossi lucenti,
per saziare i palati
ad autunno inoltrato.
Primavera impetuosa!
Dalle vie di soppiatto
eleganti fanciulle
in audaci canotte,
lievemente baciate
da quel tiepido sole.
Sono pallide in viso,
ed un bianco sorriso…
ingarbugli dell’anima;
lo si ammira estasiati,
con audace stupore.
Dalle stufe rossastre
calde or sono le mani,
si riavvolgono i sogni
di un recente domani.
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