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Utente eliminato
Pubblicata il 19/12/2021
Unisci quei puntini che piano disegni,
mentre insegni,
a te stessa
come poggiare,
in terra,
i piedi.

ti tremano le gambe,
e tutto ti pare come pervaso
da una nube costante,
sottostante,
essente.

chiudi l’occhi e,
metti prima un piede e poi,
l’altro, coraggioso,
lo segue.

È tutta qui la vita amore mio,
un passo alla volta,
poi due,
interposti da un addio,
e un inaspettato ciao.

corda tesa te ne stai,
in attesa che poi il mondo,
si accorga tutt’intorno,
delle essenze della tua anima,
tutte
che in coro,
ti cantano la vita;
e che la luna,
una notte di queste
mentre resti sveglia a girovagare,
nelle primavere del tuo cuore,
t’insegni a danzare.

ti guardo e me ne sto,
zitta,
zitta e fiera,
della donna che tu sei,
di ogni battito che bussa
al tuo cuore per entrare,
mentre tu,
inerme
lo lasci passare.

la tenerezza,
che ti carezza il viso
ti ricorda quanto è importante
dare spazio alle ferite,
lasciare che ti parlino,
che piano ti confidino
quanto ancora c’è da fare,
insieme
e da lenire,
da scalfire,
e che neanche oggi,
amore mio,
è il tempo di morire.
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Che testo/testimonianza meraviglioso/a! Mi hai commosso. Scritta con flato poetico ma terribilmente reale e umana. Anche se io non sono nessuno, ti faccio i miei complimenti. Brava Ludovica. Serena giornata.

il 11/01/2022 alle 15:43