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Utente eliminato
Pubblicata il 01/12/2021
Cara

ma non sei contenta
della vita che attenta,
ti si avvicina,
e chinandosi
ti chiede:
cosa mai c'è,
dietro e oltre la siepe?
hai paura d'uscire,
da questa immensa radura
che ti tiene stretta
tra le tue certezze,
foglie secche
insicurezze certe,
i piedi fermi in terra
e l'anima deserta,
che diserta
e stanca,
t'abbandona.

ma non sei contenta?

il sole ti riscalda,
ti regala l'alba,
un giorno nuovo
quell'uomo solo che ti si avvicina,
ti tocca,
è tutto caldo attorno,
e poi d'improvviso fiocca.

questo tempo ignaro va',
e il tuo rimpianto,
stanco d’esser tale,
s'aggrappa al pianto d’un neonato,
che della vita è il coronamento astrale.

ma se piango,
cosa c'è di male?

non c'è arma certa contro la paura,
ma se il tuo piede piano posi,
fuori l’armatura,
quel mondo che ora temi
si trasformerà in verzura,
è tutto intorno e vita, che t’abbraccia e t’accarezza,
persino e proprio quando,
inaspettatamente tremi.

e ti si affacceranno cieli
tutti diversi,
veri, talvolta nel lungo inverno sapranno essere severi,
padri di una nostalgia zelante,
però,
nella loro beltà sinceri,
pronti e mesti a darti prova,
d'un esistenza che non nuova,
ma onesta,
t’accoglie solo quando la paura,
lascia il posto alla speranza onesta.
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