PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/11/2021
Infondo qui non contano manco tanto i followers.
È un giro tondo, un treno, quindi ora au revoir.
like this world!
foulard, di lino nero,
nel taschino del Blanconejo,
dottor Rabbit e Mr. White.
sacchi di rime con trucchi e carote.
quattro assi e riflessi di mossi raggi in vetrate.
ahimè, sai che c'e?
anche tu lo sai:
(E' lasciato da parte il giudizio dei dimenticati dei).
contenuto selezionato in base al vizio che è nelle vie.
incontro Anunaki e m'inchino a loro.
sinistri rituali con leali eroi, son pochi gli eletti al trono del suono.
ozio tra gli astri, precipizio per gli estri.
alloro nel aria profuma la storia.
commemoro il tema dell'antica curia.
la memoria e' in teca d'avorio,
con poca luce giace occulta reliquia di pace, materia avvolta da ambigua estinta vernice.
si dice che possa, nelle mani giuste, modificar vesti e far funesti innesti di vasti cesti e frutta mista.
motlo altro resta un nascosto mistero.
lode al battistero ed dietro quel faro,
ade batte in stereo i suoi brani e và forte.
ave a l'inventario giusto che occorre.
amen per il martirio di guerra che incombe.
nel planetario deleterio, urrà per la torre.
gloria in miseria da dietro le barre.
volo solo su un velo che corre tra Sirio e la terra.
hook uncino capitano, fino a che non ammaeniamo lo stendardo.
esprimendo un desiderio prima che nel calvario il filo perdo.
tutti in coperta, la porta che urta la corta parete che arde.
un suono sordo e irruento, si propaga com'onda nell'estintinte zone aperte,
oltre le oscure vallate piene d'orde.
baluardo di eco distorte, fan ballare mille o più inerti corpi.
sembran nonmorti ma in realtà son bruchi con alati arti malformi.
righi, di riti, in luoghi ove gli stili son più tendenti ad arruginiti appuntiti aghi acuti.
tristi reti morte, carte e tarocchi, vecchi esperti, intrinseco amore per le quattro sacre arti.
partiamo per sagre e finiamo per party.
resta sveglio, devo dirti tutto senza nessuno sbaglio.
per vestirti a lutto uso il motto del leprotto e del cappellaio.
basta esser pronto!
un buon non compleanno é inno complementare come innoquo viscerale canto.
l'importante è non mentire nel tempo spaziale da noi dipinto.
È il consiglio del Bianconiglio, sempre stanco, che tiro fuori dal bagaglio.
arrivato ormai alla soglia di questo figlio-foglio bianco.
m'appiglio a un vaniglioso giglio,
mappe vaghe nel portafoglio.
tappe varie mi creano scompiglio.
scoscesa corsa, come una biglia in teglia, su uno scoglio.
mi porta agli inizi d'un risveglio.
tagli di un onirico subconscio mi rimangon, come ricchezze, sul generico imbandito banco.
forse era tutto un sogno e l'eco che sentivo, lo dovevo alle interferenze egizie captate da qualche avo, conservate come importanti notizie per questo matto mondo.
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