D'Iban il Terribile
l'amplesso d'ogni calore privo
in ogni uomo o donna
diversamente circuiti
concupisce la Megera dei Balcani.
Fresco è il suo volto,
procaci le carni,
ma una creatura decrepita e corrotta
in se cova.
E' strega, e puttana alla bisogna,
ma asessuato è il cuore di serpente,
e di paura è un brivido
quel che mi fa tremare,
quando si fanno duri gli occhi di fango,
e l'asprezza ha del fiele
la voce bassa e contraffatta,
ché nella maschera sua decomposta
scorgo il volto di Satana,
raggelato
il disprezzo e la perfidia ne ascolto.