PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/11/2021
Mi ritrovai seduto a terra, senz'acqua e cibo, ma felice.
Tutto quello che sapevo, fino a quel momento, è che
lui fosse contro qualcosa, era simpatico e carismatico,
emetteva tanta buona musica nei suoi discorsi.
La mia vita era uno schifo, a livello emotivo, famigliare,
avevo qualche buon amico, due di essi erano seduti vicino
a me. Odiavo il Mondo perché non lo capivo, non mi era
concessa luce in quel buio, ma lui riusciva ad urlare le
mie emozioni, come avrei voluto fare io.

Sono passate migliaia e migliaia di parole chiarite, da quel
momento, uno studio basilare della grammatica, per capire
qualcosa di me stesso. I primi tentativi di certo non mi
cambiarono di una virgola: dizionario, " Foto" delle parole
che sostituiscono altre parole, un lavoro diciamo inutile.
Mi sentivo un pulcino nel mondo
dei draghi. E poi...

Dietro le mie spalle, sul prato, un gruppo di capelloni, molto più
di me, stavano discutendo: "Dai, tira fuori il cucchiaio!" I miei
due colleghi di avventura sbiancarono, mentre io mi facevo questa
domanda: Cosa ci fa un cucchiaio ad un concerto? Iniziai ad intuire
la cosa quando il tipo dietro di me pronunciò due parole: ago e perso.
ah, che strani momenti, a volte le parole cambiano le vite, tipo Aids.

La vita è piatta quando vedi solo lettere, lettere che si uniscono
e formano un qualcosa di incomprensibile. Per fortuna, in uno dei
giorni più importanti della mia vita (anche se la fortuna va cercata),
mi imbattei in un vero cambiamento, del mio modo di pensare, di
vivere. E non poteva che essere quella, il punto di svolta, il
fondamento dei fondamenti (la botta di culo fu trovare quella
filosofica), la definizione di " Concetto":

Concetto: Un intero insieme di pensiero.

Mi addormentai, quasi di colpo, irraggiungibile per me, in quel momento. Perché mettere intero, visto che hai messo già Insieme?
Cosa mi vuoi dire? Iniziai a pensare al concetto di casa: Quando dici casa, intendi come minimo un tetto, quattro mura, un pavimento,
se ne mancasse uno dovresti aggiungerci come minimo un aggettivo..
In quel momento fui preso da un vortice: " Le parole sono solo simboli
che rappresentano l'universo che ci circonda" " L'immagine che vedi
con la mente è una copia di quello che vedi con gli occhi" " Quindi quell'immagine non sono io, ma chi sono io" Booooom. Con il chiarimento di una sola parola capii quanto mi fossi avvicinato all'essenza spirituale. La mia vita iniziò ad avere un senso. Da lì in
poi vidi le parole solo come un mezzo per comunicare ciò che ho
dentro. Da lì in poi avrei potuto differenziare le persone che vogliono davvero parlare con me da quelle il cui intento è buttare addosso
agli altri un insieme di lettere e suoni. La mia vita cambiò con il
concetto che stava nascosto dietro ad una parola...

Alla fine Vasco uscì, e insieme a quei suoni volai via dal Mondo che
non capivo.
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Certo è strano che non ci sia neanche un commento su questa cosa bellissima che hai scritto. Ciao Fanta.

il 04/11/2021 alle 09:07

Ciao Vins, grazieeee! :)

il 04/11/2021 alle 12:29

Bella Dany, siamo in sintonia :)

il 04/11/2021 alle 12:30