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Pubblicata il 27/10/2021
mentre aspetto il finale
dissolvimento della vita
la natura del reale ritorna
con nostalgica dolcezza
con essa la coscienza
dell’abbraccio panico
con le sue paure ancestrali
che non si possono comprendere
nella loro pienezza in quanto
riconducono ad una sacralita’
pervasa da una spiritualita’
dell’esistenza ormai perduta
indeterminata perfetta
necessaria e sconosciuta
che inspiegabilmente
spinge tutte le anime
vitali dell’universo
in vortici di equilibrio…

i vortici di equilibrio odierni
rivolti esclusivamente
ad una societa’ di massa
che sembra abbia smarrito
la capacita’ di essere protagonista
delle trasformazioni sociali
vittima di una cultura
rivolta esclusivamente al profitto
inteso come macchina
per costruire il consenso
per un modello sociale
di azione senza vera vita
produttore-consumatore
in questo cielo virtuale
primeggia la tecnica
creazione ambigua
di uno spirito egoico
sorgente da un pensiero riflesso
di pura razionalita’
senza scopi ne fini
che sviluppa in se stessa la
sua perfezione
la scienza e’ un puro pensiero
che vive lo spazio infinito
tra cielo e terra
la tecnica e’ una nostra
interpretazione della scienza
la tecnica non ha anima
non si preoccupa della
sacralita’ della vita
la tecnica si autosoddisfa
alimentando la propria razionalita’
e l’egoismo di chi la possiede
chi possiede la tecnica
si illude di possedere il mondo
vuole andare verso il futuro
rinnegando il passato
dimenticando le verita’ originarie
che incarnano l’eterno
la tecnica non persegue
ideali umani
e’ finalizzata al solo
accrescimento della produzione
per un mercato globale
che soddisfa bisogni
di distruzione indistinta
di ecosistemi di valori
di popoli di merci
negando ogni fatalita’
volonta’ e potere
ad una societa’
che confonde l’ombra
con la realta’
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