Musicalmente scorrevole ed armoniosa! Un bel sentire, un gradito scorgere! Bravo, Eriot
Il sogno di tanti poeti e non solo, scovare l'aspetto mistico della natura, che non può e non deve essere solo sensualità fine a sé stessa….Ci siamo persi qualcosa nel corso dei millenni, c'è stata una scissione, non riusciamo più a scorgere Dio nel rumore del vento...molto bella
Grazie ragazzi. Come sapete non sono un ermetico e mi rendo contro che questo scritto un po' lo è. Armida è nata una notte di bufera al bivacco Comino, non lontano dalle Grand Jorasses, perché Laura non riusciva a dormire e ci pose il quesito di come vedevamo il Paradiso. Lo costruimmo insieme e lo chiamammo Armida. Era un infinito ghiacciaio che si raggiungeva solo se si superavano grandi difficoltà esistenziali con dolore e determinazione. Si era accettati solo se si arrivava sofferenti. Ma poi ci si perdeva tra i suoi fiori di cristallo mentre le sue morene si richiudevano su di te... Avevamo inconsciamente sviluppato una metafora dell'alpinismo. Il giorno dopo, il sole inondava la val Ferret... E devo dire che Arturo ha colto molto di tutto questo.
Il Paradiso come un ghiacciaio infinito... molto bella la poesia accompagnata dal tuo chiarimento che emoziona.
Grazie Dis, anch'io ogni tanto immagino di essere in Armida. Grazie Vins.
Insomma una vera oasi di pace, il rifugio ideale per ogni essere umano stupendo pensiero bravissimo Eriot
Bellissima coinvolgente ed evocativa. Importante e stimolante la genesi da te descritta relativa all'ispirazione della poesia. Soddisfa , come dire, il palato e la mente. Che meraviglia immaginare il paradiso . Personale o meno, ma già prefigurarlo è sfiorarlo. Grazie e complimenti di cuore.