La malinconia dei pinguini (di vincent corbo)

Qualcuno decise che ci saremmo riuniti in Antartide.

Si venne a sapere che Ninetta stava scrivendo un libro sulla malinconia dei pinguini e allora Vincent avrebbe esclamato: "Raga, perché il prossimo incontro non lo facciamo al Polo Sud? 373 non riuscendo a contenere la gioia, s'era subito fiondata all'Esselunga per comprare quante più confezioni di burro d'arachidi, chissà se anche gli schizzinosi pinguini lo avrebbero gradito! Eriot, entusiasta di partire scelse di viaggiare col suo amato labrador e Ravachol fece sapere sapere che, in quei giorni, sarebbe andato a caccia di farfalle nella tenuta del suo amico Algor.

Come al solito, Romeo si mise a brontolare perché l'ultimo incontro dei poeti s'era tenuto nel Quebec, avrebbe voluto vedere il Sole, sentire i caldi raggi accarezzargli il viso. Leggermente incavolato chiamò la sua amica Malaluna: "Ciao Malalunaaa, come ti stai attrezzando per partire?" "Romeo, io dalla Sicilia non mi muovo, quale Antartide, non ci vado, non ci vado e non ci vado!" "Malaluna, se non vieni ti cancello dal mio libro delle amicizie, hic et nunc!"

Antartide: Base scientifica "Topolino e Pippo"

Nella base scientifica in disuso "Topolino e Pippo" si riunirono poeti e poetastri di Poetichouse. 373 si presentò con un completo nero in lana d'angora e accessori verdi, Eriot col Moncler, Arturo vestiva casual con un tocco di vintage, Romeo e Malaluna coperti fino alle orecchie, infreddoliti e col naso rosso. Vincent invitò tutti i commensali a prendere posto intorno alla Tavola Rotonda. Arturo e Jim chiesero a Ninetta: "Ninetta, cos'è questa storia della malinconia dei pinguini? Noi pensavamo che i pinguini fossero felici in Antartide, poi arrivi tu e sovverti tutto..." Eriot: "Dai miei modelli matematici, ho scoperto che i pinguini gradiscono molto il burro d'arachidi". 373: "Sentite picciotti, io non ho nessuna intenzione di dividere il mio burro d'arachidi con chicchessia, sia chiaro." Romeo: "Io voglio il tuo burro di arachidi, hic et nunc." Jim: "Qualcuno mi versi "Latte più". Mark: "Latte più...cosa? Romeo: "Bastaaaaa, non ne posso più di questa manfrina...vieni Malalunaaa, andiamo nel nostro sottomarino."

Scena antartica: "I poeti litigano, hanno fame, infreddoliti e inferociti. Non è così che doveva finire...

Nabucodonosor (di vincent corbo)

A bordo del sottomarino Nabucodonosor

Malaluna: "Romeo, hai fatto bene a piantare in asso quei quattro poetucci in Antartide, non se ne poteva più". Romeo: "Malaluna, non mi distrarre che non vedo niente, dove siamo qui? Il Pacifico? La Tasmania? Hai notato la gente quante schifezze butta a mare? Schiuma, monnezza, io qua sotto sto impazzendo, dobbiamo emergere in superficie, dai, mettiti in ghingheri che ho avvistato terra."

Isola di Pasqua

"Malalunaaaaa, ma quello non è Arturo? che ci fa Arturo nell'isola di Pasqua, giuro che se mi fa innervosire combino un quarantotto". Malaluna: "Arturooooo, Arturoooo..." Arturo: "Toh, chi non muore si rivede". Romeo: "Senti bello, prima di tutto che ci fai qui, ci stai seguendo? e poi, seconda cosa, io e Mala cerchiamo un ristorantino di pesce fresco, abbiamo fame." Arturo: "Senti, a me bello non mi ci chiami, io sono tra i moai per trovare me stesso, Rom qui sta succedendo qualcosa di strano, uno strano tipo sta distruggendo tutti i moai, mi daresti una mano nelle indagini? Ah, e per quanto riguarda il pesce, qui mangiamo solo tofu e quinoa".

Romeo: "Andiamo Malalunaa, riprendiamo il largo, questo mi ha scambiato per il tenente Colombo".

Dalla collina si sente un'invocazione: "Apopi, Apopi, apopi, nostro signore del Caos primordiale, siamo i tuoi sudditi."
apopi: "Catturate quei tre!"

Nei pressi del Moai gigante. Apopi: "Volevo distruggere Poetichouse perché uno di voi poeti conosce la formula della vita eterna, ora son sicuro che tu Arturo sei l'uomo giusto. Dimmi, in quale anfratto hai nascosto la formula? Vedi che comincio a torturare il tuo amichetto Romeo per poi passare alla poetessa Malaluna, avanti che ho tempo fino al prossimo plenilunio, che avverrà tra un'ora."
arturo: "Senti apopi, questi due li puoi pure friggere in padella, i poeti mi stanno sullo stomaco"

Romeo: "Sono basito, e la solidarietà dei poeti che fine ha fatto? Allora dirò tutta la verità. Apopi caro, devi sapere che questo qui (indica Arturo) ha ceduto la formula all'altro cornuto di Vincent Corbo che l'ha venduta a 373. 373 ne ha fatto dono a Genziana e Genziana l'ha seppellito nel giardino di Eriot, a Torino. Ti basta?

La storia continua a Torino, nel giardino di Eriot.........

Il giardino dell’Eden (di Vincent) (parte prima)

Ecco Eriot, in vestaglia pervinca a motivi damascati. Cosa sta facendo di bello? Sta festeggiando i suoi 248 anni con una bella torta ai gelsi selvatici e ricotta siciliana. Uno strano rumore dal giardino, che siano i ladri?
Nel suo bicchiere ha versato la pozione della vita eterna, non può permettersi che i ladri entrino e portino via tutto e così afferra la mazza da golf senza pensarci più di tanto. Fuori, ad attenderlo i poeti di Poetichouse: Arlette, Minus, Arturo, Romeo, Malaluna, apopi, Il Vecchio Poeta, Lara, 373 e tanti altri.
Romeo: "Eriot, non si fa così, anche noi vogliamo vivere per sempre".
Eriot: "Okay, okay, quante storie...con i soldi si può avere tutto, ora ci sediamo intorno alla Tavola Rotonda e ci mettiamo d'accordo."
Arturo: "Che ci chiedi soldi Eriot, non vedi che siamo tutti brizzolati e senza una lira? Siamo poeti, no?"
Con un movimento felino Malalunaa si avvicina alla pozione magica.
Romeo: "Passala Malalunaaaa". Passa di qua e passa di la', la pozione finisce nelle mani di Apopi, che in un battibaleno la getta nello scarico. In una nuvola di vapore Apopi svanisce. Ma cos'è quel sorrisino sulle labbra di Eriot? Minus: "Perché sorridi, Eriot?" "Hi hi hi, ho ancora la formula, che stupidino quell'Apopi!"
Romeo: "Senti furbacchione, sgancia la formula che qui noi stiamo invecchiando a vista d'occhio, altrimenti ti strozzo, calma calma...Eriot tu mi conosci, non mi piacciono le baruffe, sono un tipo pacifico ma se non sganci la formula mettiamo a ferro e fuoco il tuo bel giardino di rododendri".
Eriot con un fischio chiama a raccolta i suoi mastini: "Fedor, Leone, Italo, Gustave, Boris, Umberto, liberatemi la casa e il giardino da queste persone sgradite!"
Scena finale: "Bau, Bau, Bau, Grrrrrr" Rom e i suoi amici se la danno a gambe ma ritorneranno...oh se ritorneranno!

Dal giardino di Eriot alla scogliera (di Genziana)

Dalla casa sulla scogliera, intanto, alla quale si accede solo attraverso un lungo e tortuoso tunnel nascosto dagli scogli, Genziana e Ancient osservavano la scena attraverso un drone chiamato Popipopiprise.
" Ancient, ma guarda tu un po' sto' Eriot, incredibile. Sembrava tutto perbenino e adesso non esita a far sbranare i suoi amici poeti per un briciolo di eternità. L'ho sempre detto io, mai fidarsi delle apparenze! Ricordo bene quando diceva che davvero il tempo siamo noi, così come sostenevo io nella mia poesia e adesso si sta rimangiando tutto. E tu che volevi invitarlo a cena! Ma i tipi così so io come aggiustarli Ah Ah Ah
Ah Ahhhhhh!!!!!!!! "!!!!!
Genziana quando ridi così mi fai paura.
Cosa nascondi dietro quel sorriso enigmatico? Capirlo io vorrei, dimmelo!!
"Certo che te lo dico, Ancient, anzi, non vedevo l'ora. Le ultime ad avere in mano la pozione siamo state io e 373..due donne..ti dice nulla questo..? E secondo te una pozione del genere la seppellivo nel giardino di Eriot? Quella che ha lui è miserabile camomilla."
dovevo immaginarlo, Genziana, voi donne ne sapete sempre una più del diavolo. E dove sta adesso la pozione?
"La pozione l'abbiamo venduta agli 007 russi e col ricavato io e 373 faremo la bella vita: crociere, lussuosi attici, guardaroba firmato, caviale e champagne a fiumi..ma davvero pensavi che ci saremmo accontentate di scrivere due poesiole ogni tanto..?? Siamo donne mica stupide.
A noi non interessa vivere per sempre, ma vivere bene ciò che ci è stato concesso. Cosa dici..? Vuoi venire pure tu?
Ah ah ah ah ah!!!!! Magari con le solite tue camicie da stirare? Scordatelo!".

Dalla scogliera a Malibù Beach (di Genziana)

Il tempo di fare le valigie ed eravamo già pronte e allicchettate. Due cose di conto, con i soldoni che avevamo dopo aver venduto la pozione alle spie russe ci saremmo comprate pure i grattacieli di Manhattan con piscine e parcheggi per l'elicottero annessi.
Già ci vedevamo sfrecciare on the road musica al massimo volume lungo la Death Valley, destinazione San Francisco.
Io : 373, che dici, ci portiamo appresso pure un block notes in caso ci viene da scrivere due versi? Dicono che a Malibu beach i tramonti sono meravigliosi.
373 : ma che tramonti e tramonti, oh Genziana! Io non vedo l'ora di puntare su location tipo birrerie, librerie, cianfrusaglierie, bookbar. E poi shopping sfrenato al Niketown & Tiffany. Ci fermeremo a cenare al Santa Monica Promenade in qualche attico del trecentesimo piano. Che dici? Soffri di vertigini?
Ecchisenefrega, mica devi poi scendere volando. Preparati su e non fare storie che dobbiamo farci un mare di selfie, dobbiamo far schiattare d'invidia tutto il cucuzzaro di pathetic house.
Ma fu quando stavamo beatamente abbronzandoci al sole del Matador State beach che notiamo un tipo che ci passa davanti. Un non so che di familiare.
"Mi ha sempre attratto Malibu. Perché mi attrae Malibu e non, ad esempio, Los Angeles? E se mi attraesse Los Angeles, avrei poi voglia di vedere anche il ponte di Brooklyn? Cos'è alla fine un ponte e cos'è veramente Brooklyn? " -
Vinceeeeeeeent, ma che ci fai qua?? Da dove caspita spunti??
Da dietro di lui arriva un certo vociare ( Rom) : Vincent, ma dove ci stai portando?
Ti vuoi decidere o no a trovare un albergo? Io sto a mori' dal caldo qua, a Torino stavo meglio, perdinci!
E poi, scusa, fa Eriot col metro in mano. Secondo i miei calcoli dovevamo già essere nei pressi di Hollywood invece io qua vedo solo spiagge su spiagge. Non è che hai per caso perso la bussola?? E poi ho pure fame.
Io sete, fa Ravachol. Possibile mai che abbiamo viaggiato come sumeri e non si trova ancora una birreria dove rinfrancarci? Io rivoglio indietro i soldi del biglietto.
Aug resiste un po' poi nun gliela fa più: in rima, ragazzi, in rima. Chi cavolo vi sente se non vi esprimete in rima?? Jim intanto tace, poi tira fuori una chitarra. Se chiedo da bere e da mangiare cantando, pensate che ci ascoltano? Intanto Puer ha il solito calo di pressione, meno male che c'è Ancient che lo invita a mantenere il self control esclamando insieme un accorato
Ooooommmmmmhhhh. Interviene, esausto, sir Morris, inaspettatamente in maglietta sudata e bermuda a pois. Fermi, fermi tutti!! Mi è parso di vedere Genziana e 373, andiamo da loro!!

Malibù Beach – la rimpatriata (di Genziana)

"Genziana, Genziana, presto, nascondiamoci che stanno puntando qui!
Questi qua ci vogliono scroccà il pranzo, ne sono certa.
373, e dove caspita mi nascondo che qua ci stanno solo palme alte e snelle. Senti a me, offriamogli da bere e non se ne parla più, dopotutto con la vendita della pozione abbiamo ricavato tre miliardi di dollari ciascuna, cosa vuoi che sia un drink? Per la miseriaccia quanto sei tirchia, focu meu.
ohhhhhh, ma che bella sorpresaaaa, e che ci fa qui questa bella combriccola, ehh...? Esclamo io.
- uhiiiiiii, belloneeee, fa Rom. Viaggio di relax, mie care fanciulle, ho venduto i miei Canti e mi sono comprato un pulmino stile anni '60 tutto infiorato col quale giro assieme ad altri poeti. Interviente, visibilmente interessato, Ravachol: "Si ma oltre voi due, belle ragazze, qua, ce ne stanno o no, guagliò!?
ribatte Ancient, innervosito: " ma quali ragazze?? Io ci sono venuto, fin qui, solo perché mi è stato detto che era un itinerario serio. Se così non è me ne torno, sia chiaro.
Visibilmente sudato, Sir Morrjs accenna al suo solito applauso ma per non sudare ancora di più rinuncia e si ferma a metà.
Bedda matri, sbotta, Vincent, ma voi non avete fame?? Secondo i miei calcoli, ribatte Eriot con piglio deciso, se ci incamminiamo a velocità sostenuta verso sud est e poi rallentiamo di 10 secondi circa il passo, dovremmo arrivare proprio davanti il ristorante di Arlette, il famoso "Vedemose qui". L'importante è che si mangi bene, interviene Jim, ciò na fame!
( Lo sapevo io che era meglio nasconderci, Genziana!), sussurra 373.

Starsky & Hutch - più o meno (di Genziana)

Ed è mentre ci si avvia al " Vedemose qui" di Arlette che si ode il rombo di una moto di grossa cilindrata avvicinarsi. "ahooooo ah belliiiii! andÒ annate de bello ? M'è giunta na soffiata ( Arturo) che state a organizà na magnata memorabile. Voi o sapete, io sto qua, sto LÀ, sto ovunque. Ma se ce sta da magnà bene me fermo. vero Gerò??" Dietro a lui c'è Geronimo, che si leva il casco e fa: Augh! e se lo rimette, dopo essersi aggiustato i riccioli ribelli (a Roma Gabry e Geronimo sono conosciuti come Starsky e Hutch de noaltri).
Genzià, sussurra 373 sempre più disperata, te lo dicevo io. Meglio fargli un vestito, a questi qua!
Interviene Ancient: " S'ha a di d'andà, andiamo, perbacco. Ma ricordate, ragazzuoli, che senza lilleri un si lallera, io v'ho avvisati.
ma ragazze ce ne stanno? Insiste Ravachol.
Vincent, dubbioso, si chiede: " Ma cos'è una ragazza e cos'è un pranzo? E se dovessi scegliere, cosa sceglierei? Ma in fondo, cos'è una scelta? Perché scegliere?
Romeo non resiste più e sbotta: Va bin, ci avviamo o no?? Io ed Eriot vorremmo sederci, se permettete, boja fauss!!!

Prosieguo della storia a modo mio (di Gabry)

Dopo aver mangiato e bevuto, tutti insieme ci avviciniamo alla riva del mare e formiamo un circolo; s’è fatta notte e con essa scende la malinconia e la voglia di recitare, ognuno qualche verso; è un bel gruppo; siamo tutti tranne Ravachol ed E.S. che ormai sono 2 in 1 e si sono appartati! (sinceramente me ne sbatto se sono per conto loro perché mi stanno sul bip in quanto mi hanno messo nella black senza motivo; almeno spero!) … Geronimo a Genziana: - E daje Genzià… attizza ‘n po’ ‘sto foco se no, qua, tra un po’ nun ce vedemo manco li denti! - Ma certo Gery, faccio una delle mie stregonerie!!! Et voilà, la fiamma è viva! … Arturo intanto chiede a Ninomauro dove sia finita Arlette che non si vede da un bel po’. Io tra me e me penso stia parlando con Cantorom - non ci avevo mai pensato che il suo nome potesse anke significare il Canto dello zingaro; cazzarola, che strano! - … Fa quasi freddo; indosso il mio giubbotto di pelle da moto; scalda di sicuro! E mentre tiro su la zippona rinforzata, vedo che Eriot e Vincent cominciano a recitare parole su parole, alternandosi l’uno con l’altro, tra un luccichio di fiamma e uno scoppiettio del legno usato per il falò. …
Piovono versi come stelle cadenti mentre 373 si aggiunge al gruppo; attratta come per magia dal nostro calore e dal richiamo della poesia, che in noi alberga come il sangue nelle vene. … forza ragazzi, continuate voi, magari cambiando registro, che io L’ho buttata Giù A modo Mio. … E se manca qualcuno all’appello… nessuno se la prenda; è solo questione di tempo. … Sir Morris ci ascolta silente, come cavalier servente, sfodera la spada e la infilza nella roccia. E Vittorio? Sarà evaso da “Rebibbia”? Starà ancora chiuso dentro quella stanza?
Chiediamocelo!

Continuazione racconto (di Genziana)

E mentre Eriot e Vincent declamano i loro versi sotto le stelle, l'attenzione di tutti si sposta verso la riva del mare dove approda, ondeggiando, una bottiglietta con al suo interno un foglio.
Mizzica, esclama Genziana, cu sapi chi gghiè! Sir Morris, incuriosito,la prende e la stappa e dentro ci trova scritto " la rima, ragazzi, la rimaaaaaaaa!!!! Non ci sono ma vi vedo!!E, purtroppo, vi sento!!! " firmato Aug94. Tremendamente acuta ed amara, sussurra Ginni.
Sir morris, toccato nel profondo, si porta la mano al petto e, fortemente ispirato, esclama " il mar custodisce e porta/ messaggi di ogni sorta. Il mar porta e custodisce/ chi vuol capir capisce. Ed avendo il cuore in mano / meglio che l'applauso lo tengo lontano.
Ma piantatela tuttiiiiii, và! Si avvicina un tipo losco, tutto bardato e col bavero alzato. È Virgilio che, sceso il bavero, borbotta qualcosa e per errore di battitura la ri-borbotta di nuovo. Poi, affascinato dallo screpitìo del fuocherello e dall'atmosfera magica, decide di restare ed il gruppo, entusiasta, lo accoglie caldamente. A questo punto, si ode un gradevole suono: è Minus con la sua chitarra. Bastano poche note per catturare l'attenzione: Lara, vestita con un bellissimo abito lungo e bianco e con un fiore tra i capelli, ascolta incantata.

Seguito racconto – magnata bis

Lara ascolta i brani di Minus e canta appresso a lui, poi gli propone un repertorio di canzoni che vanno dagli anni 60/70 (essendo un pupetto ne so ben poche!) per allietare la serata alla maggioranza dei partecipanti.
Di lì a poco attiro l’attenzione dei più, alzando un po’ la voce: - Scusate ragazzi, il fuoco c’è, il calore c’è, la simpatia è di casa… sapete cosa manca? De fasse tutti ‘na bbella magnata!!! Ciò penzato io, che ve credete! Ciò la moto ma ciò pure l’amico Geronimo, che stanno dietro, m’ha retto ‘na scorta de carne da facce ‘na braciolata memorabbile!!!
Forza, dateme ‘na mano che preparamo ‘n bracere degno de ‘sta serata.
Così, in grande fermento, con gli stomaci borbottanti e l’acquolina in bocca… ognuno fa qualcosa: Arturo, Vincent e Cantorom sono intenti a bucare le salsicce, Vittorio se sta a magnà tutto co’ l’occhi e ‘ntanto je cresce ‘a panza, Eriot è pronto pe’ stenne ‘e bistecche sui feri e
Gabriela… aò anvedi… è arrivata pure lei, lemme lemme… e già se sta a dà da fà preparando sale e olio, mentre Ginni sbuccia l’ajo da stenne sur pane pe’ fa le bruschette.
Da ‘na parte, poi ce stanno Fiordipsiche e quer cacacazzi de Ivan vito ferrari che invece de riempi’ er sito de robba sua, finarmente se sta a rende utile a sistemà li bicchieri scrivendoce ‘r nome de ognuno de noi.
Daje regà… ce semo quasi…
Ninomauro e Marco so’ du’ puzzoni; se so messi da ‘na parte a scrive nun so cosa… poi vedemo!
Sir Morris, Arlette e 373 penzano bbene d’annà a rimedià da bbere ar chioschetto qua vicino… e nun ìmporta se ce pela… ma nun se po’ restà co’ la gola secca co’ la carne calla calla; quindi rimediano bira, vino, coca… ‘nzomma, ce n’è pe’ tutti li gusti e li gargarozzi.
- Aòòòòò… ma ve volete avvicinà che qui la carne è pronta? E ‘nnamo va… finarmente se magna.
D’improviso cala ‘r silenzio e sapete perché? Stanno tutti c’a bocca piena e se stanno a gustà ogni bbene apparecchiato a la rustica… su ‘na spiaggia tutta pe’ noi e ‘n mare che ce guarda, quasi contento de vedè che ancora ce sta quarcuno che vole fa ‘n po’ de casino… come a li vecchi tempi.
Brillano, ‘mbriache, le stelle su le nostre teste.
...

La spiaggia stregata-la fine.
E mentre tutti dormono satolli e rilassati, brilli e sparsi sulla spiaggia, un minaccioso drone si avvicina ai nostri eroi di Ph....mi sembra di vedere un nome scritto sul metallo che scintilla alla luce della luna piena, visir grancuor. Romeo, che non ha chiuso occhio scuote la sua amica Malaluna: "Malalunaaa, che caspita ci fa il drone del visir sul Pacifico?" Malaluna: "Romeo, ma che dici, io non vedo niente"! "e certo, togliti la mascherina dagli occhi"...Il drone ora incombe sui poeti che fino a un minuto prima erano felici, rilassati e addormentati. Una pergamena cade sulla spiaggia. Sir Morris la raccoglie e la legge: "
Poetiiii, sono il vostro visir, non avete idea di cosa vi aspetta su questa spiaggia maledetta...ahahahahaha....avete visto il film dell'estate old? è ciò che vi aspetta, in questo luogo il tempo è scoglionato, invecchierete a vista d'occhio, tranne Gabry che è immune...ahahahhahah. Romeo non si perde d'animo: "Sentite picciotti, dobbiamo scappare da questa spiaggia stregata, vi guiderò io. Genziana rilassatissima non sembra accusare il colpo. "Genziana ma non l'hai capito che stiamo invecchiando tutti e presto diventeremo un ammasso di scheletri?" Genziana: "Ma che invecchiando, mica l'abbiamo venduta tutta ai russi la pozione..." I poeti : "A me, a me, a me...prima a Romeo, no prima Eriot, macché il primo Sir Morris"..."Genziana: "Calma, piano, ce n'è un goccino per tutti, niente panico, don't panic.
Romeo la vuole prima di tutti: "Genziana, se non mi dai quella stramaledetta goccia subitissimo m'inalbero veramente". Genziana: "Romeo, prima ci sono quelli più anziani, devi aspettare il tuo turno!" "e chi sono questi più anziani? Sentiamo, sentiamo..." "Genzi: "Allora
Romeo, non è il caso di fare caciara, ecco prendi la tua goccina e via"
Rom: "Ma questa goccina è piccolissima, non mi basta"...insomma, la baruffa continuò fino alle prime luci dell'alba quando tutti tranne Gabry ebbero la loro porzione d'immortalità...e questa, cari lettori, è veramente la fine...i poeti sopravvissero per l'eternità come gocce di rugiada nell'azoto liquido tranne Gabry che qualcuno giura di aver visto con la barba bianca cavalcare le onde del Pacifico s'una tavola da surf.