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Pubblicata il 27/08/2021
Era una ragazza coi capelli sciolti
quella che vidi dal treno, mentre scompariva a Sieci,
lasciandosi immergere tra i metalli e i rami attorno.
si raccolse i capelli prima di buttarvisi dentro:
respirò per un'ultima volta, dimenticandosi
come era durante il viaggio in treno, ricordandosi
come è durante il lavoro, a Sieci.
salì con me ad Arezzo, aveva il volto
bianco, raccolto dai vestiti scuri, era
assonnata come me, stanca
come me, ansiosa come me.
eppure la guardai come un maniaco, dal vetro
mentre il treno ripartì da Sieci, e lei
mi guardò come si guardano gli animali...

...al ritorno da Firenze, alla fermata di Sieci
lei non c'era, solo gli stessi metalli e rami attorno.
ora ricordo: un po' m'aveva sorriso; ma io
la guardavo come si guardano le prede...
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